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Alcuni falsi miti nel mondo delle cerimonie

Nell’organizzare un ricevimento, la prima scelta che dovrai compiere è quella del luogo in cui svolgere l’evento: la location, e di conseguenza, del principale professionista con cui dovrai rapportarti: un ristorante oppure una dimora storica, una villa, una spiaggia con catering?

Tutte le soluzioni ti consentiranno, se applicherai i consigli che scoprirai nelle prossime pagine, di realizzare il tuo ricevimento perfetto, ma sappi che, prima ancora di decidere, ne sentirai davvero di tutti i colori: qualcuno ti dirà che il ristorante è l’opzione più sicura, qualcun altro, invece, ti assicurerà che con il catering non si sbaglia mai, qualcun altro ancora ti metterà in guardia dai prezzi di entrambi e via così, tra contraddizioni e preconcetti.

Perché di questo si tratta: di pregiudizi spesso espressi da chi non ha informazioni di prima mano e si basa sul “sentito dire”, da chi, dopo una scottatura, tende a generalizzare o da professionisti delusi.

“La cucina di un ristorante è troppo tradizionale e poco innovativa”

I ristoranti, proprio per il fatto di essere delle sedi fisse, con una loro cucina interna attrezzata, vengono considerati “congelati” anche per quanto riguarda il menù.

Chi fa una simile affermazione è probabilmente “fermo” all’idea del ristorante tipico della nostra infanzia, dove si andava alla domenica o in un’occasione particolare per mangiare uno specifico piatto, il cavallo di battaglia del cuoco.Oggi le cose sono cambiate, perché diverse sono le esigenze dei clienti: abbiamo più familiarità, ahimè, con allergie e intolleranze e si è fortunatamente più sensibili alla cultura, ai gusti e alle scelte degli ospiti.Quanti ristoranti, adesso, offrono per esempio la possibilità di scegliere un menù vegetariano o vegano, garantiscono più portate senza glutine o lattosio e propongono anche per i più piccoli portate appetitose e originali?Senza contare le influenze degli altri Paesi, l’introduzione di nuove tecniche di cottura e l’uso di strumenti all’avanguardia, dall’induzione magnetica al sottovuoto, passando per la planetaria e la friggitrice ad aria.Le brigate di cucina sono sempre più formate da personale giovane, scolarizzato, che si è formato anche all’estero e sa conciliare tradizione e innovazione, ma soprattutto estro e voglia di sperimentare.

Tendenzialmente, i ristoranti sono flessibili, abituati a intervenire e a proporre con tempestività delle alternative, anche là dove un’allergia o un’intolleranza dovesse essere comunicata all’ultimo momento – cosa che, ti consiglio, sarebbe meglio evitare: conosci i tuoi ospiti e segnala le loro esigenze con preavviso, in modo da evitare imbarazzi e creare un’atmosfera serena e tranquilla per tutti.Prima di etichettare un ristorante come “tradizionale”, dai un’occhiata al menù à la carte e alle variazioni stagionali, chiedi delucidazioni, indaga sulle proposte per i clienti celiaci o con necessità specifiche, ascolta le idee del ristoratore a proposito di un menù da grande occasione… e non dimenticare di leggere la carta dei vini, i suggerimenti di abbinamento e soprattutto di assaggiare!

Io, per esempio, ai clienti increduli offro la possibilità di fare una degustazione di tutto il menù durante un vero ricevimento, offrendo loro anche la possibilità di assaggiare i piatti che li hanno incuriositi presenti su di una lista preventivamente consegnatagli. P.S. Attento però alla tendenza opposta di certi ristoranti di oggi: offrire menù gourmet, fatti di piatti dalle porzioni decisamente ridotte, atteggiandosi a “ristorante stellato”… Si spingono troppo oltre: le portate sono sì belle ed eleganti, ma così “trasparenti” che in genere gli ospiti, rientrando a casa, si fermano in pizzeria perché sono affamati! Immagino che, per il tuo ricevimento, tu voglia qualcosa di diverso, quindi leggi, valuta e confronta sempre… non mi stancherò mai di ripeterlo.

“I ristoranti da cerimonie non sono abbastanza eleganti ed esclusivi”

Un altro pregiudizio figlio dei bei tempi andati e dell’influenza della televisione.Si pensa che i ristoranti da cerimonie siano delle “fabbriche di matrimoni”, che mirano a occupare le sale con il minimo sforzo, offrendo a tutti il medesimo servizio, una sorta di “pacchetto completo chiavi in mano”.Negli eventi mostrati in TV viene tralasciato un aspetto fondamentale: la preparazione, tutti quegli incontri preliminari tra personale e clienti che portano alla realizzazione di un evento ben riuscito.

È vero, è possibile che alcuni ristoranti, specie quelli più grandi, magari su più livelli, ospitino più ricevimenti in contemporanea (oltre ai clienti abituali con menù a la carte), con tutte le conseguenze del caso sull’uso degli spazi comuni (toilette, guarda-roba, parcheggio), ma tieni conto che ti affiderai a esperti del settore, abituati a gestire gruppi anche molto diversi e ad adattare i tempi della cucina.In ogni caso, la compresenza di più eventi non implica la mancanza di eleganza. Importante, in questo caso, è che gli spazi destinati alle varie cerimonie siano ben distinti per con-servare quella riservatezza necessaria. Esistono, naturalmente, altrettanti ristoranti in cui i ricevimenti vengono realizzati secondo un concetto di esclusiva e totale personalizzazione: un esempio è il mio Papel Beach Eventi, un ristorante sulla spiaggia che ospita una sola cerimonia alla volta, l’ideale per chi ama l’esclusiva, l’originalità e il contatto con la natura.Il mio consiglio, comunque, è il medesimo di sopra: verifica direttamente. Il personale di sala ti sembra di un numero adeguato (1 cameriere ogni 8, massimo 10 persone), competente e ben organizzato (la livrea dice tanto, verifica che tutti abbiano lo stesso identico abbigliamento, curato, indice di attenzione e accuratezza al dettaglio)? Quali sono i tempi di attesa tra una portata e l’altra? Soprattutto, com’è la qualità del cibo? Risente del gran numero di clienti o, al contrario, è capace di accontentare tutti? Ti sei sentito un numero oppure un ospite di riguardo, assistito con educazione e sollecitudine?Un buon servizio prevede che l’ospite non debba mai avere necessità di chiedere. Piuttosto il cameriere deve prevedere e anticipare tutte le esigenze. Mettendosi in disparte, con grande discrezione, deve saper osservare il tavolo e i commensali e prontamente intervenire in caso di bisogno.

Tuttavia, se, appurata la professionalità e la qualità dei servizi, il fatto di non poter contare su una location tutta per te rappresenta un problema, un punto a sfavore, forse hai già trovato una risposta alla domanda principale: per il tuo ricevimento sarà più adatto un posto da prendere in esclusiva, magari una location non usuale, affiancato da un catering all’altezza.

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